giovedì 31 maggio 2012

mercoledì 30 maggio 2012

The Ward...amo Carpenter , ma anche i mostri sbagliano


Kristen, una bella e problematica ragazza, si ritrova rinchiusa nel reparto di un ospedale psichiatrico dopo aver bruciato una fattoria, coperta di lividi e tagli senza nessuna memoria degli eventi precedenti il suo ricovero. Le altre pazienti non riescono a fornirle delle risposte, e Kristen si rende conto ben presto che il reparto nasconde terrificanti segreti. Quando le altre ragazze iniziano a sparire una ad una, Kristen deve trovare un modo per fuggire da quel luogo sinistro e pieno di misteri, ritrovandosi più volte faccia a faccia con un essere misterioso e orripilante che ce l'ha con lei apparentemente senza motivo.
Il film ha i suoi pregi, qualche sopresa e qualche raffinatezza stilistica (il ballo "sixty style" delle ragazze), ma personalmente non mi piacciono gli horror d'Ospedale nè quelli da Orfanatrofio (colpa mia). Neppure mi piacciono quelli che più che citare imitano situazioni e trovate già presenti in altri film cult (non vi dico quale sennò vi perdete l'unica sorpresa del film) Riconosco però sempre un merito al maestro e agli horror psicologici "vecchia maniera". Tuttavia non mi sono divertito come col geniale Fantasmi da Marte, per restare nell'attualità 

Insomma non sono pienamente entusiasta però di questo  ritorno se non per due motivi : aumenta la attesa di un nuovo film di Carpenter perchè con questo ha un pò scherzato e perchè ho scoperto sito e pagina facebook ufficiali



lunedì 28 maggio 2012

Horror perchè ne scrivo



Avendo riattivato il mio blog dell'orrore vorrei spiegare perchè.

Perchè amo l’horror da sempre. Penso sia par le ragioni più volte indicate da Stephen King: è quanto di più vicino ci sia all sogno e alle fiabe terribili che ci raccontavano. lo stesso fascino la stessa finzione. Parete a parete con la potenza dell’inconscio di sono i sogni e nei sogni i mostri. Conoscerli e poterne vivere la, o le interpretazioni come manifestazioni del profondo, cercare metafore non banali e indirettamente utili non avviene solo sul lettino dell’analista. In fondo i flim horror hanno questa funzione più o meno percepita e una testimonianza è data dal successo presso le giovanissime generazioni. La discussione sul portato imitativo della violenza è ormai stucchevolmente inconsitente. Si imita più facilmente il comportamento di un amico, o di un familiare, o di un latitante che quello di un mito della industria di Hollywood. Semmai la paura, l’inconscio, i nostri mostri volevano e vogliono ancora liberarsi da troppi vincoli perbenistici. Non volevano più starci ad essere gli antagonisti cupi della società dei consumi questa si perbenista, ma entrarvi prepotentemente. Chiedevano libertà d’espressione anche per il male dei tempi degli eroi della Marvel. Con tutta la loro ambivalenza da Hulk all’Uomo Ragno. Pupazzetti benefici e malefici sugli stessi scaffali. Non c’è bene senza male , e viceversa e senza che si contaminino. Non cisono femmine nè femminismo senza maschi, nè sesso senza un pò di brutalità. La fantasia sarebbe stata , come è ,più libera. E attraverso il gaming  lo scontro male bene è più interattivo, grazie alla rete più collettivo e comunitario. Avete mai girato per gli spazi comuni di una videoconsole, ne trovate di horror heroes !   Persino il rito di Halloween pesca in questa ambivalenza.  I canoni sono molti , non moltissimi, ma antichi da Edgar Allan Poe al gotico ed ai Weird Tales, con sfumature soprannaturali o semplicemente degenerazioni iperrealistiche , perversioni inconfessabili, riti del sangue, mostruose parafilie. L’orrore è dilagato ovunque spesso ironizzando su se stesso, altrimenti dimenticando ogni limite anche nel ridicolo. Riconfigurandosi nel sentimentalismo dei vampiri emo-chic, nascondendosi nelle pieghe delle ondate pandemiche dei non morti. Horror ecologici o eco catastrofici, brutali e macchinistici serial Killer. Analizzati e rianalizzati in un labrinto di violenze infantili. Sollevatori di inferni paraleli come nella saga di HellRaiser, cavalieri nobili e magici dei regni fantasy dal Signore degli Anelli, saghe stellari da Alien in poi.   Sconfinatori di realtà paralleli, fecondi intermediari di spiriti inquieti o sanguinari. Simpatiche famiglie incestuose, regredite isolate dalle reti, dedite ai puzzle di corpi torturati. Persino Horror Politici da Romero a King con Soldati che ritornano per marciare sulla Casa Bianca, o Jinn del deserto che si vendicano degli infedeli invasori. Come per prima fece la mummia con chi voleva impadronirsi del suo potere.  Chi di noi non ha sognato una strega che lo trascinava con se coem in Drag me to Hell? O un Freddy Kruger di fronte al quale sentirsi paralizzato. Persino l’uomo nero s’è affacciato più volte dagli schermi. Tutto sommato non è un male, vivere come in un simpatico trenino dell’orrore  dove si muore realisticamente , ma per finta. Dove con i sogni tutti tornano vivi belle e bestie che ci hanno addentato, succhiato, conquistato, ci lasciano intatti per il prossimo parossistico assalto. Può essere, se non una cura, almeno un palliativo del dolore quotidiano e farci ritrovare , per una via inedita il gusto del rischio ma solo per gioco e di vincere senza dover troppo crescere.

I Spit on Your Grave (maneggiare con cura)


Horror tosto, anzi Terror Movie senza niente di sovrannaturale. Sputo sulla tua tomba ( il titolo originale è "A day of a woman")  ha una lunga storia di censure e discussioni è una torture movie basato sul mecanismo stupro e vendetta molto duro. Del genere del primo Craven con " L'ultima casa a sinistra".
Presentato in una prima versione nel 1978 non riesce a superare l'ondata di critiche negative  e censure in gran parte di paesi. Lo vedono in pochi e ne discutono in troppi per stroncarlo. Il remake è del 2010 e sembra riuscito sia come effettacci che come  tensione. Certo è roba per stomaci duri anzi durissimi e chi non ne ha non provi nemeno a guardarlo. Tanto l'ambientazione da regressione antropologica (stile Rob Zombie) , il clima del branco , la complicità dei tutori dell'ordine (molto non aprite quella porta)  e naturalmente la cabin in the woods, sono argomenti stilistici visti e rivisti, ma ben giocati. La "feminist revenge" fu negli anni 70 l'argomento più usato e abusato, ma oggi appare in una luce più epica che politica. Non dirò da vedere, ma solo da vedere se preparati ed è meglio di tanti "Saw" tecno meccanici. 

venerdì 11 maggio 2012

Hexa-Priest-Splice-Aliencowboys

Provo a coprire la mia assenza parlando degli ultimi film ache ho visto

Ah li ho visti tutti su Ipad 3 !!

Perchè così non do fastidio a nessuno . In verità noi amanti di generi forti siamo un pò soli e dobbiamo esserlo per goderci in pace le nostre ansie e le nostre liberazioni dai mostri e con i mostri...

Joh Hexa è una fanta western molto particolare 

Un bounty killer dannato e ricercato a sua volta è ingaggiato dallo stato americano per contrastare il terrorismo ai principi degli USA
Atmosfere postmoderne, armi preinventate, attori dai caratteri forti, situazioni da action movie.
Merita e non si spreca il tempo






Priest: un triller postapocalittico e parateologico. Non integrato


Il bene e il male si combattono dopo la prevalenza delle guerre vampire in una scenario devastato percorso da folli rombanti. Sacerdoti guarrieri che si nascondono tra gli umani al riparo di una chiesa fortificata e totalizzante. Poi escono per ragioni personali e vanno all'attacco come preti Ninja cavalcando anch'essi scenari desertici. Ottimo Paul Bettany.























Splice : la clonazione chimerica de sinistra corrotta dal capitalismo






Banale e sbrigativo l'approccio di uno dei temi più visti e sfruttati, la clonazione che si rivela un fallimento sia sul piano sperimental capitalistico (cattivi avidi e  mostruosi generatori di mostri) che su quelo scientifico (scienziati) e genitori mancati e irresponsabili che creano mostri grazie alla ubris dell'onnipotenza, rinunciando lei a far figli e gettando sul msotriciattolo,. viene ripagata dal tradimento- incesto mostruoso. Moralista e insensato. Brody, come spesso avviene, sprecato.



Cow-boys vs Aliens la frontiera continua


Questo c'è  piaciuto abbastanza ..l'integrazione tra west and SF è riuscita bene .  Lo sconosciuto smemorato proiettato nel west. Daniel Craig va bene ovunque. Harrison Ford è sempre lui: un B movi ma consapevole ed elaborato, costoso e con spunti  semi-sociali: buoni e cattivi uniti contro gli alieni ?
Comunque non ci si annoia e si fa anche qualche sorriso